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Si classificano come AEE le apparecchiature che, per un corretto funzionamento, dipendono da correnti elettriche o campi elettromagnetici, nonché le apparecchiature di generazione, trasferimento e misura di queste correnti e campi appartenenti alle categorie di seguito elencate (come classificate nelle categorie dell’Allegato I, elencate poi a titolo esemplificativo nell’Allegato II, e nelle categorie dell’Allegato III, elencate poi a titolo esemplificativo nell’Allegato IV, del D.Lgs. 49/2014) progettate per essere usate con una tensione non superiore a 1000 volt per la corrente alternata e a 1500 volt per la corrente continua (Direttiva 2002/96/CE del Parlamento Europeo del 27/01/2003). Alla fine del loro ciclo di vita le AEE divengono RAEE i quali, ai sensi del D.M. 185/2007 ed in base alla loro tipologia, sono classificati nei cinque Raggruppamenti di seguito elencati:

R1 → Freddo e clima (ad es. Condizionatori, frigoriferi)
R2 → Altri grandi bianchi (ad es. lavatrici, lavastoviglie)
R3 → Tv e Monitor
R4 → IT e consumers electron ics (elettronica di consumo e piccoli elettrodomestici)
R5 → Sorgenti luminose (lampade a risparmio energetico, lampade al neon ecc.)
Scarica il D.Lgs. 49/2014
Scarica il D.M. 185/2007
Scarica la Direttiva 2002/96/CE (direttiva WEEE)
Scarica la Direttiva 2002/95/CE (direttiva RoHS)
Scarica il D.Lgs. 151/2005 attuazione delle Direttive 2002/95/CE, 2002/96/CE, 2003/108/CE
Scarica la Direttiva 2011/65/UE (direttiva RoHS)

Ma cosa è questo nuovo rifiuto RAEE?

È il rifiuto generato dalle apparecchiature, gli strumenti ed i dispositivi, alimentati da corrente elettrica o da batterie. Il D.lgs. 151/2005 prima ed il D.lgs 49/2014 poi prevedono differenti modalità di gestione e di finanziamento delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, quando queste a fine vita diverranno RAEE, a seconda che esse vengano considerate RAEE domestici (B2C) oppure RAEE professionali (B2B).

Per distinguere una apparecchiatura domestica da una professionale, indipendentemente dalle caratteristiche tecniche o dell’utilizzo tipico teorico del bene, bisogna considerare la sua destinazione d’uso presso l’utilizzatore finale che ne sarà fattivo detentore alla fine del ciclo di vita.

Solo quelle apparecchiature che intrinsecamente sono professionali e non sono uguali ad analoghe domestiche (per tipo, funzioni e trattamento necessario a fine ciclo di vita) possono essere considerate AEE professionali B2B.

I Personal Computer Winblu sono da considerare rifiuti domestici anche se sono stati venduti ad un utente finale professionale, seppur con regolare fattura fiscale, poichè di fatto sono “assimilabile” ad un qualsiasi altro prodotto analogo venduto sul canale commerciale domestico.

Il decreto 49/2014 ha inoltre fornito una chiarificazione in merito al dual use (AEE domestiche / AEE professionali) specificando che: “i rifiuti delle AEE che potrebbero essere usate sia dai nuclei domestici cha da utilizzatori diversi dai nuclei domestici, sono in ogni caso considerati dei RAEE domestici”.

Vengono considerate professionali le AEE destinate esclusivamente ad utilizzatori professionali (apparecchiature di radioterapia, cardiologia, dialisi e apparecchiature di laboratorio) o che siano alimentate con una tensione pari o superiore a 380 Volt.

Quali sono gli obblighi di Brevi Spa, come produttore dei Pc Winblu?

Brevi Spa, come produttore di AEE domestici, ha assolto tempestivamente gli obblighi richiesti dalla legge, quali:

  • Iscrizione al Registro Nazionale Produttori AEE n° IT08020000002349, numero riportato in tutte le fatture di vendita (vedi sito www.registroaee.it).
  • Iscrizione al Sistema Collettivo RAEcycle (Società Consortile per Azioni senza fini di lucro) per la gestione e finanziamento dei RAEE. RAEcycle si pone come punto di riferimento per l’applicazione della normativa sui RAEE garantendo agli aderenti al Sistema Collettivo (soggetti convenzionati) il corretto adempimento degli obblighi di legge per quanto riguarda le procedure di ritiro, trasporto, riciclo e trattamento delle apparecchiature a fine vita (come richiesto dal D.lgs 49/2014), l’ottimizzazione delle risorse economiche destinate a questa attività, la gestione amministrativa dell’Eco-contributo e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul funzionamento del sistema e in particolare per il rispetto ambientale. Vedi il sitowww.raecycle.it per i dettagli.
  • Marcatura di tutti i Pc immesse sul mercato con il simbolo del bidoncino barrato “recycle bin”, che sta ad indicare raccolta separata.
  • Visibilità dell’ Eco-contributo Raee in fattura di € 1 per ogni Pc (Visible Fee). Questo Eco-contributo deve essere chiaramente separato dal prezzo di vendita del Pc e rimanere esposto lungo tutta la filiera commerciale.
  • Comunicazione periodica al Registro Nazionale dei dati di vendita dei Pc immessi sul mercato.

Ogni Pc Winblu ha in dotazione le istruzioni d’uso dove sono indicate le regole da seguire in caso di smaltimento del Pc a fine vita.

Come deve comportarsi il consumatore secondo la normativa RAEE nel caso voglia dismettere il Suo Pc Winblu?

Ciascun consumatore deve contribuire a proteggere l’ambiente, riducendo il rischio di inquinamento e adottando comportamenti responsabili, conformemente alla normativa sui RAEE.
Il consumatore che desidera dismettere un Pc Winblu, deve obbligatoriamente conferirlo presso il Centro di raccolta Pubblico. È necessario informarsi presso il proprio Comune dove è situata la piattaforma ecologica più vicina, per la raccolta differenziata.

Il  D.lgs 49/2014 chiede ai comuni di assicurare la funzionalità, l’accessibilità e l’adeguatezza dei sistemi di raccolta differenziata dei RAEE provenienti dai nuclei domestici istituiti ai sensi delle disposizioni vigenti in materia di raccolta separata dei rifiuti urbani, in modo da permettere ai detentori finali e ai distributori/rivenditori di conferire gratuitamente al centro di raccolta i rifiuti prodotti nel loro territorio.
Solo nel caso in cui si acquisti un Pc nuovo in sostituzione, si potrà ottenere gratuitamente il ritiro dell’usato da parte del distributori/rivenditori.
I vecchi Pc Winblu saranno così raccolti separatamente dal Sistema Collettivo competente e consegnati a centri di trattamento specializzati che effettueranno le operazioni di recupero nel totale rispetto dell’ambiente.
Attenzione: le sanzioni per chi abusivamente si libera di un rifiuto elettronico saranno applicate dalle singole amministrazioni comunali.

Quali sono gli obblighi dei Distributori/Rivenditori?

I Distributore/Rivenditori (art. 6 D.lgs 49/2014), al momento della fornitura di un Pc destinato ad un nucleo domestico, ha, tra altri, l’obbligo, nei confronti dell´acquirente (utente finale), di ritirare gratuitamente, in ragione di uno contro uno, il Pc a fine vita (di tipo equivalente).

Tutti i Pc, oggetto di raccolta separata e ritenute non reimpiegabili, dovranno essere conferite dal Distributore/Rivenditori ai Centri di Raccolta Pubblici.

Il Distributore/Rivenditori che omette di ritirare gratuitamente il Pc consegnato dall’acquirente (utente finale), è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 150 a euro 400, per ciascun Pc non ritirato a titolo oneroso. (obbligo ritiro uno contro uno momentaneamente prorogato in attesa del Decreto di semplificazione).

Iscrizione al Registro Nazionale Produttori AEE n° IT08020000002349 e N° Iscr. Reg. Pile e Accumulatori n° IT0960P00000891, numero riportato in tutte le fatture di vendita (vedi sito www.registroaee.it).